mercoledì 30 novembre 2011

Tagliatelle paglia e fieno


Tagliatelle paglia e fieno

Ebbene, tra tutti i gesti del cucinare, l'impastare è quello più terapeutico e creativo. Mischiare alcuni ingredienti che hanno conservato ancora la loro selvaggia ataviticità e miscelarli, dar loro, infine, una forma è ciò che di più creativo possiamo "fare". Impastare è un gesto che fa bene a tutti, (...), è un gesto che guarisce. Insomma, impastare è un po' come dare forma alla propria vita.
Roberta Schira

lunedì 21 novembre 2011

Melonpan

Emilie Dickinson scrisse che 
non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane...
Ma nel 2011 esiste nave ancor più rapida che fluttua tra le onde dell'informatica: internet, che ti permette di raggiungere in un batter d'occhio l'America, piuttosto che l'Australia o ancora il Giappone. 


A proposito di tecnologia e Giappone, solcando i mari internettiani sono approdata nella terra dei samurai e mi sono imbattuta in questo panino semidolce ricoperto da un sottile biscotto.
Qual meraviglia! 
...e come un buon esploratore, riporto indietro con me questa mia piccola "scoperta",  il Melonpan... giusto appena uscito dal forno.


Melon Pain

domenica 13 novembre 2011

Ravioli con la zucca alla crema di funghi

Ravioli con la zucca alla crema di funghi


Dopo il diluvio dei giorni precedenti, mi godo una pioggia autunnale ben più piacevole, fatta di  foglie gialle, arancione, rosse, che, attraversate dai raggi luminosi del sole, vibranti e leggere cadono sulla testa dei passanti...ma quanta delicatezza ci può essere in una foglia sospesa nel cielo d'autunno?
E quanta delicatezza ci può essere in raviolo con un cuore di zucca?

lunedì 7 novembre 2011

Chiocciola di brioche ripiena di mele e confettura alle albicocche e pistacchi

Chiocciola di brioche ripiena di mele e  confettura alle albicocche e pistacchi

La vita è una brioche.
Mica solamente come una scatola di cioccolatini. E' anche una brioche.

Perché la brioche è deliziosa e soffice subito, mangiata ancora calda! Poi diventa sempre più secca, così anche la vita. La fanciullezza e la giovinezza vanno assaporate gustando ogni momento, cogliendo l'attimo, perchè con il passare degli anni la vita è sempre più dura. Tuttavia è con il tempo che si acquista la saggezza necessaria per capire il senso della vita, per apprezzare la stessa, ed è mentre mangi la tua brioche che assapori ogni aroma e conosci il gusto del ripieno che prima ignoravi ( a meno che tu, prima di addentarla, non abbia chiesto al barista se è alla marmellata o alla crema).

mercoledì 2 novembre 2011

...con farina di farro e di castagne

...con farina di farro e di castagne

E' un pane che ricorda l'autunno per il suo colore e il sapore delle castagne. Il latticello conferisce al prodotto finale un'ottima sofficità.
E' favoloso a colazione con burro e marmellata, o con un filo di miele. Straordinario con i formaggi.


PANE CON FARINA DI FARRO E DI CASTAGNE
da una ricetta di Richard Planer e Babs

.800 g di farina 0 - W 260
.200 g di farro semi-integrale
.100 g di farina di castagne
.15 g di lievito
.1 cucchiaino di malto
.600 g di latticello*
.60 g di burro morbido
.2 cucchiai scarsi di anice macinato
.20 g di sale

*Il latticello si può sostituire con 300 g di yogurt naturale magro e 300 g di latte scremato miscelati insieme oppure con 600 ml di latte scremato (se è possibile, io ho usato quello parzialmente scremato)  e 30 ml di succo di limone, lasciando poi riposare il latte, reso più acido, per 20' a temperatura ambiente.

Preparate un poolish con 600 g di latticello appena intiepidito ( non deve superare i 38°!), 600 g di farina 0, 1 cucchiaino di malto e il lievito. Lasciate che gonfi per 2 ore e mezza - 3 a temperatura ambiente (22° circa).
Miscelare il resto delle farine e disporle a fontana sulla spianatoia, sistemando il sale e l'anice macinato all'esterno. Versare il pre-impasto maturato al centro e asciugarlo con la farina. Battete l'impasto per 10' circa, fino a quando sarà ben elastico e liscio. Chiudete il burro al centro dell'impasto e battete nuovamente fino a quando sarà completamente amalgamato.
Ponete la pasta in una ciotola unta di burro e lasciate lievitare a circa 26° fino al raddoppio. Sgonfiate poi l'impasto e date una piega del primo tipo. Coprite la massa con la ciotola. Dopo 30', dividete la pasta nelle pezzature desiderate e formate preferibilmente in trecce: rispetto ai filoncini, le trecce sono rimaste molto più soffici, meno compatte.
Lasciate lievitare ancora fino al raddoppio a 28° circa.
Spennellate con del latte e infornate per 20' a 200° con il pentolino colmo d'acqua sistemato sul fondo del forno.



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...