Ho apprezzato la cucina ungherese: le zuppe, la carne, porkolt con i galuska. E' però raccomandata a chi ha un buon stomaco di ferro per riuscire a digerire degnamente. Confesso che per me è stato molto faticoso.
Non potevo poi tornare a casa senza la paprika e due/tre parole ungheresi sulle quali la pronuncia è ancora pessima. D'altra parte gli stessi ungheresi sono consci di quanto la loro sia una lingua cacofonica e di quanto l'italiano sia così melodioso - piccoli vanti patriottici!
Perciò tra il cibo e lingua entrambi ostici, sono in fondo contenta di essere di nuovo a casa. Ogni viaggio evidenzia ai miei occhi quanto l'Italia sia bella a tutto tondo, nonostante certi aspetti che la abbruttiscono e la danneggiano. Lo so, nessuno è perfetto ma si deve sempre puntare in alto e migliorarsi. E chissà che questa crisi porti qualcosa di buono.