domenica 29 aprile 2012

Torta soffice di pasta brioche con lievito naturale

Sono tornata pochi giorni fa dall'Ungheria, che a causa del lavoro ho assaporato poco come turista. Ho rubato al tempo giusto una passeggiata per Pest, la parte della città più viva e attiva rispetto Buda, considerata un museo all'aperto per il gran numero di monumenti di interesse storico e artistico.
Ho apprezzato la cucina ungherese: le zuppe, la carne, porkolt con i galuska. E' però raccomandata a chi ha un buon stomaco di ferro per riuscire a digerire degnamente. Confesso che per me è stato molto faticoso.
Non potevo poi tornare a casa senza la paprika e due/tre parole ungheresi sulle quali la pronuncia è ancora pessima. D'altra parte gli stessi ungheresi sono consci di quanto la loro sia una lingua cacofonica e di quanto l'italiano sia così melodioso - piccoli vanti patriottici!
Perciò tra il cibo e lingua entrambi ostici, sono in fondo contenta di essere di nuovo a casa. Ogni viaggio evidenzia ai miei occhi quanto l'Italia sia bella a tutto tondo, nonostante certi aspetti che la abbruttiscono e la danneggiano. Lo so, nessuno è perfetto ma si deve sempre puntare in alto e migliorarsi. E chissà che questa crisi porti qualcosa di buono.


Torta soffice di pasta brioche con lievito naturale

Intanto io profumo la casa con una nuvoletta di gocce di cioccolata e farina ...e qualcosa di buono lo porto, anche se è solo da mangiare.

domenica 15 aprile 2012

Pane al farro con lievito naturale

Cerco di entrare in contatto con il mio io più profondo, ma non c'è niente da fare. Mi ritrovo a prepararmi alla prossima iniziativa quando ho appena finito di occuparmi della precedente: le pause del mio tempo sono determinate esclusivamente  da fattori esterni, mai da spinte interne. Sono una somma di" fatti ", sempre sfolgoranti. Tempo (...). "Ti sbagli, Josefa," mi aveva detto, "al giorno d'oggi, e ancora di più domani, la ricchezza non si misura più nè in base al potere, nè ai soldi. Si misurerà con il metro del tempo."

*          *          *

"Le donne non si rendono conto che la loro creatività nasce dalle piccole cose, dagli eventi fortuiti. I momenti di ispirazione sono brevi sprazzi di luce nella tenebra quotidiana. mai l'illuminazione grandiosa, sublime, totale. A piccoli passi, tra continue interruzioni, inframmezzata da piccolezze, come le loro ore di tutti i giorni: questa è la creatività delle donne. (...) le idee creative delle donne sono messe insieme a una a una nell'illusione di costruire un tutto che abbia significato: ogni pezzo, una goccia di luce rubata all'impegno della vita angusta, invisibile, silente."
Antigua, vita mia, Marcela Serrano

Creare con le mani e la farina e stare al di sopra del tempo.

Pane al farro con lievito naturale
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