"Con rispetto, s'è fatto le tre
vulite 'a spremuta o vulite 'o caffè?
Ah, che bellu ccafè"
Da qualche giorno impervia continuamente nella mia testa Don Raffae' e non posso far altro che canticchiarla nella mente, ascoltarla e riascoltarla. Diventi vittima della canzone fino a che, soddisfatta e stanca di te, decide di far le valigie e sostare per un altro po' in un'altra mente.
E giacché De André cita O' ccafè, non posso che cogliere al volo l'occasione per parlare del caffè e della filosofia del caffè.
A Napoli non ci si limita a bere il caffè con qualunquismo. Il caffè è un rito. E il caffè ha un altro sapore. A me sembra una cosa strana, ad esser sincera, però ci credo.
Ad ogni modo, anche se non ho lo spassionato amore napoletano del caffè, mi piace il suo aroma che sprigiona la caffettiera, chiacchierare con un'amica davanti a una candida tazzina e compiere "eresie", aromatizzandolo.
Caffè eretico, aromatizzato al cacao
Ingredienti: caffè in polvere, cacao amaro in polvere.
Preparare la moca come di consuetudine, mettendo però nel filtro, un cucchiaino raso di cacao amaro. E come consiglia Eduardo De Filippo, conservare tutto l'aroma del caffè coprendo con un coppitello, niente meno che un conetto di carta.
0 commenti:
Posta un commento